Rights, Dignity... Future!
Alcuni giocatori della squadra
di calcio antirazzista AutSide Rimini e attivisti dell’ass.Rumori
sinistri hanno incontrato in questi giorni i migranti provenienti dalla
Libia che si stanno mobilitando in vista del 31 dicembre 2012 e della
scadenza del Piano di "accoglienza" denominato Emergenza Nord Africa
Appresa dalla stampa la notizia della mobilitazione
spontanea di alcuni migranti provenienti dalla Libia che vivono nella
provincia di Rimini, ormai da più di un anno e mezzo, alcuni attivisti
della squadra di calcio antirazzista AUTSIDE Rimini e dell’ass. Rumori Sinistri, li hanno incontrati in questi giorni per ascoltare le ragioni della loro protesta e gli obiettivi delle loro rivendicazioni.
Sono persone che reclamano il diritto ad essere a pieno titolo riconosciuti come parte di queste città e non più come “profughi” inseriti nel cosiddetto patto di accoglienza dell’Emergenza Nord Africa coordinato dalla Protezione civile e voluto dal Governo Berlusconi/Maroni.
La sacrosanta accoglienza di persone in fuga da un territorio in guerra è stata trasformata in un fatto eccezionale caratterizzata da percorsi di inserimento disomogenei nei vari territori e senza obiettivi precisi ma soprattuto senza l’effettivo controllo di nessuno sui risultati fino ad ora raggiunti.
"Uomini e donne in fuga dalla guerra in Libia" - come recita il comunicato delle realtà di Reggio Emilia che hanno indetto uan manifestazione per il 16 dic. - "che sono stati utilizzati dal governo xenofobo di destra e dal ceto politico-amministrativo del “centro-sinistra” per creare un’emergenza che, come più volte è stato evidenziato non è stata oggettiva e imprevista ma voluta, creata e sfruttata. I numeri delle persone che sono arrivate in Italia infatti non hanno avuto nulla di eccezionale. L’Italia ha 60 milioni di abitanti e gli stranieri sono già 4,5 milioni. Dalla Libia sono arrivate circa 20 mila persone: parlare di emergenza è ridicolo e falso."
A questo - aggiungono AutSide e Rumori sinistri - si aggiunge anche l’estrema precarietà lavorativa degli operatori assunti ed impiegati in questi percorsi.
Il gruppo di migranti provenienti dalla Libia (un’ottantina circa sui 140 accolti in tutta la Provincia) e che vivono a Rimini in un palazzo dell’Acer, chiedono il rilascio di un documento che permetta loro di poter lavorare per non diventare schiavi della clandestinità e la possibilità di rimanere nei loro alloggi, fino a quando non avranno raggiunto la piena autonomia economica e lavorativa.
Vogliono aprire un dialogo con le Istituzioni locali senza la mediazione di nessuno.
Autside Rimini e Rumori sinistri, sottolineano l’importanza di questa presa di parola spontanea, e invitano tutta la cittadinanza solidale ad esprimersi e a partecipare alla tre giorni di presidi lanciata da questi nuovi cittadini.
I presidi si svolgeranno:
Lunedì 10 dicembre dalle 8:30 in piazza Tre Martiri;
Martedì 11 dicembre dalle 14:00 in piazza Cavour;
Mercoledì 12 dicembre dalle 8:30 in via Cairoli.
Sono persone che reclamano il diritto ad essere a pieno titolo riconosciuti come parte di queste città e non più come “profughi” inseriti nel cosiddetto patto di accoglienza dell’Emergenza Nord Africa coordinato dalla Protezione civile e voluto dal Governo Berlusconi/Maroni.
La sacrosanta accoglienza di persone in fuga da un territorio in guerra è stata trasformata in un fatto eccezionale caratterizzata da percorsi di inserimento disomogenei nei vari territori e senza obiettivi precisi ma soprattuto senza l’effettivo controllo di nessuno sui risultati fino ad ora raggiunti.
"Uomini e donne in fuga dalla guerra in Libia" - come recita il comunicato delle realtà di Reggio Emilia che hanno indetto uan manifestazione per il 16 dic. - "che sono stati utilizzati dal governo xenofobo di destra e dal ceto politico-amministrativo del “centro-sinistra” per creare un’emergenza che, come più volte è stato evidenziato non è stata oggettiva e imprevista ma voluta, creata e sfruttata. I numeri delle persone che sono arrivate in Italia infatti non hanno avuto nulla di eccezionale. L’Italia ha 60 milioni di abitanti e gli stranieri sono già 4,5 milioni. Dalla Libia sono arrivate circa 20 mila persone: parlare di emergenza è ridicolo e falso."
A questo - aggiungono AutSide e Rumori sinistri - si aggiunge anche l’estrema precarietà lavorativa degli operatori assunti ed impiegati in questi percorsi.
Il gruppo di migranti provenienti dalla Libia (un’ottantina circa sui 140 accolti in tutta la Provincia) e che vivono a Rimini in un palazzo dell’Acer, chiedono il rilascio di un documento che permetta loro di poter lavorare per non diventare schiavi della clandestinità e la possibilità di rimanere nei loro alloggi, fino a quando non avranno raggiunto la piena autonomia economica e lavorativa.
Vogliono aprire un dialogo con le Istituzioni locali senza la mediazione di nessuno.
Autside Rimini e Rumori sinistri, sottolineano l’importanza di questa presa di parola spontanea, e invitano tutta la cittadinanza solidale ad esprimersi e a partecipare alla tre giorni di presidi lanciata da questi nuovi cittadini.
I presidi si svolgeranno:
Lunedì 10 dicembre dalle 8:30 in piazza Tre Martiri;
Martedì 11 dicembre dalle 14:00 in piazza Cavour;
Mercoledì 12 dicembre dalle 8:30 in via Cairoli.
Qui i commenti raccolti in questi giorni: